DESTINO CINICO E BARO - la novelletta più breve che abbia mai scritto (ottobre 2006)
I lineamenti regolari lo rendevano quasi bello, anche se gli occhi apparivano stanchi. Due guance paffute da criceto. Quando il dottore alzò gli occhi, lo guardò con aria più enigmatica che di ironia e disse: "Figliolo, queste non sono normali emoprroidi." Lui arrossì, balbettò qualcosa e cercò di andarsene via in fretta con una scusa, una qualsiasi. "Devo cambiare confessore" si disse poi, appena riuscì ad essere in strada. Passò un giorno intero a prendere a calci i mobili di casa. Forse sua madre aveva ragione: era arrivato il momento di sposarsi.
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