Passa la nave mia per l'ampio mare della mia vita, verso l'occidente, e non v'è alcuno che la stia a guardare ed il suo sciabordio nessuno sente. Le vele chiare, tese dal gran vento, sotto lo lo sforzo striono leggere mentre, tra spruzzi di color
argento, scende la prora a fendere onde nere. E' un lungo viaggiom solitario e strano, bello e tremendo, pieno di paure, senza ciurma, nostromo o capitano. Sola, la nave gemendo alle giunture corre col vento, sempre più lontano, credendo di seguir rotte sicure.